La Locanda alla Fine dei Mondi

Quante volte MM ha preso in mano aspirapolvere e Mocio Vileda per sistemare questo posto?

Quante volte senza l'aiuto del Barista sfaticato?????

Miei cari, lo sapete. Un numero improbabile di volte. Un numero così elevato che chissà dove ci porterebbe se si usasse come coordinate dell'astronave Cuore d'Oro.

(Ma questo discorso ha senso????)

MM ha fatto, visto, assaggiato, scoperto, annusato, toccato moltissime cose, esperienze, artefatti, miracoli della natura e dell'uomo in questo periodo d'assenza.

Partendo dalle vacanze.

Salento. Lu sole, lu mare, lu ientu.

Tanto Ientu, Tanto sole. Un pò meno mare perchè ci svegliavamo sempre tardissimo.

Orari flessibili, gruppo variamente assortito e, diciamo, con interessi diversi.

Fatto sta che abbiamo visitato quante più sagre possibili, visto quanti più concerti di piazzica possibili e, almeno per quanto riguarda MM, approfittato del mare di notte come mai nella Nostra regale esistenza.

Siamo tornati da due settimane e MM è ancora piena di ricordi vividi, tanto da poterli dipingere.

Bellissima la Danza delle spade alla Sagra di San Rocco a Torrepaduli che ha stregato MM e i suoi compagni con immagini di fuochi e veglie fino all'alba con il ritmo dei tamburelli e delle voci delle Ronde della Scherma.

E poi...

Poi molte e tante cose!

Ma soprattutto, ieri, Venezia.
Venezia nascosta. Venezia sconta. Venezia che si è sovrapposta alle immagini degli 8 anni di MM quando ha camminato per le calli e per i campielli la prima volta.
Una prima volta di percorsi turistici e folla. E MM troppo piccola per ammirare il fascino della Corte sopra e sotto le acque.

Ieri, invece, lontano dal flusso perpetuo di turisti, appassionati di arte e di cinema, MM è stata presa per mano e condotta nel Gheto (Vechio, Novo e Novisimo) e poi per altri setrieri. Venezia piena di bambini che giocano con i monopattini e salgono su barche incustodite. Venezia piena di panni colorati stesi ad asciugare in una giornata lavata dal temporale della notte precedente.

Venezie luminosa, ma anche notturna al ritorno verso la stazione quando migliaia di fiammelle si accendono nelle corti e ogni angolo sospira.

E poi...La calle delle conterie per il nostro Mercante/Barista e un topolino scuro di campagna che caracollava verso una grata/rifugio (e che forse era stato attirato dal Ratto;))

E, finalmente, cibo Kasher da assaggiare e spiluccare. Dolcetti di cioccolato e pasta di mandorle e prosciutti d'oca dal sapore intenso.

Niente foto e tappe obbligate, solo un vagabondare avventuroso.

Ecco.